Sarà
possibile visitare ancora qualche giorno la mostra “DALLABELLA EPOQUE ALLO SCOPPIO DELLA GRANDEGUERRA”
in esposizione da giugno presso la Sala Rilke del Castello di Duino e
visitata fino ad oggi da circa 9000 visitatori.
La mostra "DALLA
BELLA EPOQUE ALLO SCOPPIO DELLA GRANDE GUERRA" promossa dal Gruppo
Ermada Flavio Vidonis in
collaborazione con il Castello di Duino, vede la collaborazione
con l'Associazione
Zenobi, l'Associazione
Internazionale dell'Operetta, l'Associazione
Italoungherese PierPaolo Vergerio, l'Ass. Sodalitas Adriatico
Danubiana, il Gruppo
Culturale Ajser 2000, la Consulta Giovani del Comune di
Duino Aurisina e
l'Associazione Tredici Casade con il contributo della Banca
di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse.
La mostra suddivisa
in diverse sezioni, prevede un
percorso tra la Bella Epoque, rappresentata dalle immagini del
Castello di Duino e della Baia di Sistiana, (dalla collezione di
Renato Chiatti) nei primi novecento alle immagini delle festose
rappresentazioni teatrali (dalla Mostra storica dell'Operetta).
Per passare poi alle sezione dedicata alla "Trieste, guarnigione
della Bella Epoque" (dalla Mostra dell'Associazione Zenobi) che
accompagnerà i visitatori attraverso immagini di una città che non
esiste più, entrando nelle antiche caserme e proponendo il ricordo
di monumenti e luoghi dimenticati. Un percorso che accompagni i
visitatori dalle giornate della leva militare verso lo scoppio della
Prima Guerra Mondiale, che così pesantemente ha segnato la storia
Europea. Per
finire poi le immagini didascaliche legate all'episodio chiave,
l'attentato di Sarajevo.
Da
sabato 20 settembre 2014 poi, sarà possibile visitare la terza mostra al Castello
dedicata alla Grande Guerra promossa dal Gruppo Ermada Flavio
Vidonis, dopo la prima grande mostra dedicata "AI
GIORNALI DI TRINCEA e alla
GRANDE GUERRA SUL TERRITORIO", che ha ottenuto ben 7500
visitatori, e la seconda “DALLA BELLA EPOQUE ALLO SCOPPIO DELLAGRANDE GUERRA" ora tocca a “LA GRANDE GUERRA IN CARNIA”.
La
mostra “La grande Guerra in Carnia” che sarà allestita
nella SalaRilke del Castello di Duino: l’iniziativa,
nata da un’idea del soprintendente ai beni artistici, storici ed
etnoantropologici del FVG Luca
Caburlotto, è
il risultato di una proficua collaborazione fra due soprintendenze,
quella di Arezzo e quella del Friuli Venezia Giulia, il Comune
di Foiano della Chiana e
l’Associazione “Fotoclub Furio del Furia”.
Il
Gruppo Ermada Flavio Vidonis ha
voluto con forza inserirla all’interno del progetto ERMADA1914 VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE realizzato con il contributo
della Regione Autonoma FVG e
presentarla in una location d’eccezione: il Castello di Duino, dove
tra il 1911 e il 1912, soggiornò il poeta austriaco Rainer Maria
Rilke, da cui trasse l'ispirazione per le famose "Elegie
duinesi”. La Prima Guerra Mondiale causò al Castello molti danni
che vennero riparati alla fine del conflitto e soltanto dopo il 1920
fu nuovamente abitato dai suoi proprietari.
La mostra,
corredata dal volume “L’esercito silenzioso - Organizzazione
logistica della Prima Guerra Mondiale” a cura di Renata
Gottschalk, rappresenta, a detta del soprintendente Caburlotto,
appassionato e studioso della grande Guerra a prescindere dal suo
ruolo istituzionale: “ Un’ indicativa operazione di tutela e
valorizzazione del patrimonio storico e di salvaguardia della memoria
della Prima Guerra Mondiale”.
Il
fondo fotografico che sarà esposto al Castello di Duino, fa parte
del ricco archivio “Furio del Furia” ed è composto da più di 6
mila lastre e di proprietà del Comune di Foiano della Chiana,
descrive un interessante e vivace spaccato di vita militare nella
cosiddetta Zona Carnia che da Cividale del Friuli arrivava sino
all’Alto Friuli. L’autore delle oltre 200 istantanee esposte - i
cui negativi sono stati sapientemente restaurati -, e supportate da
esaustivi pannelli didattici era, probabilmente, un ufficiale del 6°
Reparto Autotrattrici, un artista che, come molti dei suoi colleghi
nel corso della Grande Guerra, utilizzò una macchina fotografica
tascabile per immortalare momenti della vita quotidiana, della
routine di tutti i giorni, dell’ambiente in cui si trovò a vivere
ed operare e (più raramente) della prima linea e degli orrori della
guerra.
Sono
questi i fondi più interessanti perché, a differenza delle
fotografie ufficiali scattate a fini propagandistici dai reparti
foto-cinematografici dell’Esercito e che dovevano passare al vaglio
della censura, a volte rappresentano il volto più vero e crudele
della guerra: le sofferenze, i combattimenti, i feriti, i caduti. Non
è il caso di questa raccolta: il suo autore, visto l’incarico che
probabilmente ricopriva e il reparto con cui operava, ebbe la
possibilità di documentare soprattutto la vita delle seconde linee,
dei centri logistici, dell’enorme sforzo che l’Esercito fece e
dei mezzi che dovette mettere in campo per rifornire quotidianamente
chi combatteva in prima linea e per trasportare, in prossimità del
fronte, i grossi calibri indispensabili per le azioni militari.
info 3886449114
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