Questo evento prevede la mostra “La grande Guerra in Carnia” che sarà allestita nella Sala Rilke del Castello di Duino: l’iniziativa, nata da un’idea del soprintendente ai beni artistici, storici ed etnoantropologici del FVG Luca Caburlotto, è il risultato di una proficua collaborazione fra due soprintendenze, quella di Arezzo e quella del Friuli Venezia Giulia, il Comune di Foiano della Chiana e l’Associazione “Fotoclub Furio del Furia”.
Il GruppoErmada Flavio Vidonis ha voluto con forza inserirla all’interno del progetto ERMADA 1914 VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE e presentarla in una location d’eccezione: il Castello di Duino, dove tra il 1911 e il 1912, soggiornò il poeta austriaco Rainer Maria Rilke, da cui trasse l'ispirazione per le famose "Elegie duinesi”. La Prima Guerra Mondiale causò al Castello molti danni che vennero riparati alla fine del conflitto e soltanto dopo il 1920 fu nuovamente abitato dai suoi proprietari.
La mostra, corredata dal volume “L’esercito silenzioso - Organizzazione logistica della Prima Guerra Mondiale” a cura di Renata Gottschalk, rappresenta, a detta del soprintendente Caburlotto, appassionato e studioso della grande Guerra a prescindere dal suo ruolo istituzionale: “ Un’ indicativa operazione di tutela e valorizzazione del patrimonio storico e di salvaguardia della memoria della Prima Guerra Mondiale”.


LE PRIME FOTO DELLA MOSTRA
La mostra sarà preceduta da una Conferenza di presentazione dell’evento in particolare verranno affrontati i temi legati alle vicende svoltesi nel 1914 in poi nella zona dell’Alto Friuli. Relatori della Conferenza il Sovraintendente Luca Carbulotto, l’arch. Maurizio Anselmi, Mauro Depetroni ed il Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, Massimo Romita.
Per informazioni e prenotazioni posti per l'inaugurazione 040208120

Di professione farmacista (1876-1932), Furio Del Furia si appassiona alla fotografia grazie allo zio Giuseppe, che si da da fare in camera oscura con attrezzi di vario genere.
Il giovane, inizia subito ad utilizzare la macchina fotografica. Poco dopo parte per Livorno dove gestisce la farmacia dell'ospedale, ma rientra presto a Foiano per prendere in consegna dal padre la farmacia della famiglia.
Da quel momento in poi, fino alla sua morte avvenuta nel 1932, nulla sfugge all'obiettivo della sua macchina sempre pronta a fissare un'immagine, una sensazione, un'emozione.
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