domenica 26 gennaio 2014

Vicini al nostro MAURO

iL Consiglio Direttivo del Gruppo ERMADA FLAVIO VIDONIS esprime le condoglianze al nostro MAURO DEPETRONI per la perdita del caro papà FULVIO DEPETRONI

Ing. FULVIO DEPETRONI (8 marzo 1922 - 23 gennaio 2014)
I.M.I. matr. 8477 , Gersthofen (Germania) 1943-1945
Era nato l'8 marzo 1922 da una famiglia piccolo borghese di Trieste. Il padre Mario era Ufficiale di marina, la mamma Lea era casalinga. Due fratelli di dieci anni più grandi di lui, Gastone del 1911 e Bruno del 1914. Si è diplomato a guerra iniziata presso il Liceo Oberdan per poi trasferirsi a Firenze per studiare ingegneria. I fratelli al fronte, Gastone Capitano della Pusteria era prima in Grecia e poi ne Balcani, Bruno, già Tenente del 9° Alpini della Julia cadrà con i Paracadutisti nel marzo 1942. Chiamato alle armi nell'estate 1942 sarà alla Scuola Ufficiali di Artiglieria nei difficili giorni dell'armistizio. Viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasferito in Germania (ricordava sempre i tre giorni di carro bestiame in 40 per vagone) in Baviera, prima al campo di Memmingen poi a Gersthofen ove rimarrà fino la liberazione. La sua matricola di IMI era la 8577. Rientrato in Italia riprese gli studi, laureandosi in Ingegneria Elettromeccanica presso il Politecnico di Milano. Il suo primo impiego è stato come operaio presso l'Officina OET (Officine Elettromeccanice Triestine) a Monfalcone alla fine degli anni '40, poi all'ASGEN e poi ancora presso lo stabilimento dell' ANSALDO Finmeccanica di Monfalcone ove terminerà la sua brillante carriera come Direttore Commerciale. E' stato uno dei protagonisti della ricostruzione negli anni '50, il suo settore, i motori elettrici soprattutto quelli delle pompe per le dighe. Il suo ultimo importante contributo professionale è stato presso la Centrale di Caorso. Giunto in quiescenza a metà degli anni '80 rimase consulente dell'ANSALDO per un periodo ulteriore, terminato il quale potè finalmente dedicarsi alla Famiglia ed ai suoi molteplici interessi. Cultore di musica classica dipingeva ad acquarello paesaggi, con un talento di famiglia ereditato dal padre Mario, pittore della scuola di Barison. I personaggi a cui amava riferirsi sono stati J.F. Kennedy, perchè identificava la sua generazione ed il grande sogno, Enrico Fermi che era professionalmente e scientificamente il suo riferimento, Ratzinger, che conosceva per le sue pubblicazioni ancora prima della soglia papale.
Alla fine degli anni '40 incontra Anita MArcolini che sposerà il 5 ottobre 1950. Da questo matrimonio siamo nati io nel 1957 e mia sorella Elena nel 1961. Dopo la prematura scomparsa di Anita ritrovò il suo nuovo equilibrio dedicandosi ai nipoti Giovanni, Giacomo e Giada che ha amato profondamente.
E' stato un padre severo, come gli uomini della sua generazione, però è doveroso ammettere che è riuscito ad insegnarci i valori della famiglia, dell' onestà, del dovere, il rispetto delle istituzioni , del lavoro e della Patria: Elena ed io vorremmo tanto che i nostri figli da lui possano prendere esempio, ci consolerebbe senz'altro da questo doloroso distacco.
 Mauro Depetroni

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