giovedì 12 marzo 2015

VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE SU GIROFVG



Voci di Guerra in Tempo di Pace • Castello di Duino e Farra d’Isonzo

quando: da venerdì 13 marzo a giovedì 30 aprile 2015 
dove: Castello di Duino (TS) e Farra d'Isonzo (GO)
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Dopo l’importante e significativa esposizione  presso il   prestigioso Palazzo Tadea di Spilimbergo, che sta riscuotendo un successo di critica e di pubblico, il Gruppo Ermada è pronto ad alzare il sipario sugli eventi che ha organizzato per il mese di marzo 2015:
La mostra “Il Castello di Duino dalle Elegie del Rilke alla Grande Guerra e i graffiti e le fortificazioni” al Castello di Duino (TS), che inaugurerà venerdì 13 marzo
La prima parte dedicata al poeta praghese, ha un sapore particolare. Durante la cosiddetta belle epoque, a cavallo tra l’Ottocento ed il Novecento,il Castello di Duino, grazie al mecenatismo dei suoi nobili signori della Torre e Tasso, era diventata un salotto rinascimentale, il quale forniva appoggio sicuro ad intellettuali e poeti. Tra costoro ne beneficiò pure il poeta Rainer Maria Rilke, nato a Praga ma di lingua tedesca, come Franz Kafka. Rilke ivi compose le sue celeberrime Elegie duinesi e perfezionò altri componimenti. Un paio di mesi dopo l’ultimo soggiorno di Rilke al castello (maggio 1914) sarebbe scoppiata la Prima Guerra Mondiale e, in meno di un anno, quel maniero si sarebbe trovato a ridosso della prima linea e devastato dalle artiglierie italiane. Amplia documentazione fotografica, sul poeta e su quanto il Castello di Duino subì l’evento bellico.
La seconda parte della mostra (Graffiti e Fortificazioni)  è sviluppata dal Centro Studi e ricerche storiche SilentesLoquimur di Pordenone, attraverso il suo curatore dott. Malatesta Leonardo Direttore della Fondazione del Museo Storico del Nastro Azzurro. La mostra parla delle fortificazioni italiane ed austriache costruite nel territorio di confine tra Italia ed Austria Ungheria. Attraverso fotografie d’epoca e odierne, planimetrie e delle informazioni storiche, gli undici pannelli parlano delle singole opere, ma anche di inquadramento generale, come la politica difensiva dei due paesi, l’armamento e ciò che successe anche nelle altre zone interessate dal conflitto come il Veneto. Significativi i pannelli poi dedicati ai Graffiti. Nel corso della Grande Guerra, i soldati di tutti gli eserciti incisero, durante la loro permanenza al fronte, innumerevoli “graffiti” a vocazione ufficiale o personale: epigrafi, lapidi, scritte, targhe iscrizioni.
Nel Friuli Venezia Giulia come nelle altre Regioni italiane e non, migliaia di graffiti risultano tuttora esistenti, dopo un secolo di interperie, frane e noncuranza, nei territori coinvolti dal fronte italo-austroungarico della Grande Guerra. Un “archivio” eccezionale a cielo aperto, uno straordinario patrimonio umano lasciatoci dai ragazzi in uniforme che combatterono e perirono nelle trincee della Prima Guerra Mondiale.
L’inaugurazione della mostra, prevista per venerdì 13 marzo alle ore 16,00, che coinciderà con l’apertura stagionale ufficiale del Castello di Duino, vedrà la partecipazione del Principe Carlo della Torre Tasso proprietari del maniero, Massimo Romita, Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, il dott. Bruno Vajente del Centro Studi e Ricerche storiche Silentes Loquimur, il Prof. Adriano Papo, con l’intervento introduttivo della Professoressa Tatjana Rojc, ospite della serata.
La mostra sarà visitabile fino a giovedì 30 aprile 2015.
Collegata alla mostra, venerdì 17 aprile presso il Centro di Promozione Territoriale di Sistiana (ex aiat) verrà presentato lo spettacolo teatrale di Emanuele Merlino Il Castello di Duino, dalle elegie di Rilke alla Grande Guerra”, adottando il punto di vista del poeta, vuole proporre una rappresentazione scenica in cui due voci narranti declamano le più famose liriche composte da Rilke alternandole con accenni storici agli eventi dell’epoca, con lo scopo di cogliere nelle poesie e nella storia l’atmosfera che portò allo scoppio del conflitto che avrebbe devastato quel luogo d’arte e di cultura, quasi a simboleggiare la fine della cultura europea. Tale spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Storiche e Militari Carlo Alfredo Panzarasa, la sala è messa a disposizione nell’ambito del Progetto dal Parnter PROMOTRIESTE e dalla Provincia di Trieste.


sabato 14 marzo apertura dell’estratto della mostra voci Di Guerra in Tempo di Pace a Farra d’Isonzo (GO)
Sabato 14 marzo 2015 alle ore 11.00 presso la Sala del Consiglio Comunale di Farra d’Isonzo, il Sindaco, Alessandro Fabbro, il Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis Massimo Romita, Mauro Depetroni e il prof. Adriano Papo apriranno l’estratto della mostra voci Di Guerra In Tempo Di Pace. 
La mostra è principalmente la presentazione del lavoro di recupero, ripristino e di valorizzazione dei manufatti riconducibili alla prima guerra mondiale presenti sull’Ermada e sul Carso.
Il Monte Ermada si trova oggi nella parte nord occidentale della provincia di Trieste nel territorio del comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. L’Ermada, ultimo baluardo dell’Imperial Regio Esercito Austro Ungarico sulla strada per Trieste, costituì durante il primo conflitto mondiale un insuperabile obiettivo militare, contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani.
L’esercito austro-ungarico, organizzato sulla difensiva, lo aveva trasformato in una fortezza munita di ricoveri sotterranei ed armata di artiglierie occultate agli occhi dell’avversario
Nell’arco temporale che viene periodizzato dal 1914 all’autunno 1917, le popolazioni autoctone subirono privazioni e dovettero abbandonare i propri nuclei abitati e le zone di produzione agricola per far spazio all’insediamento di opere militari difensive che, di fatto, divennero un’insormontabile linea di fronte mai conquistata o superata dalle truppe italiane.
L’area oggi si presenta ricca di testimonianze “immobili” dei fatti, negli ultimi anni recuperate e riportate alla luce da un gruppo di volontari. Molte di queste strutture, grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, tra questi anche Flavio Vidonis a cui è dedicato il nome del sodalizio di Visogliano, pur a distanza di quasi cent’anni, e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornati alla luce.
La mostra vuole rendere visibile il risultato di questo lavoro, così come quelli dei progetti di riqualificazione delle trincee e della raccolta delle testimonianze della Grande Guerra nella Venezia Giulia.
La mostra è inserita all’interno del Progetto ERMADA 1914 VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE, coordinato dal GruppoErmada Flavio Vidonis e finanziato dalla Regione Autonoma FVG, progetto nato con l’intento di valorizzare questo territorio ed il suo patrimonio storico e culturale e raccoglie 26 partner per oltre 15 eventi.
Nei pannelli fotografici che compongono la mostra di FARRA d’ISONZO  sarà possibile trovare:
• I lavori di ripristino dell’Alpina delle Giulie Gruppo Cavità;
• I percorsi tematici della Grande Guerra nel Friuli Venezia Giulia, collegati alle dodici battaglie dell’Isonzo. Dolina dei Bersaglieri, Trincerone sul Monte Sei Busi, il Parco Tematico della Grande Guerra di Monfalcone
• la novità dei Pannelli dedicati al MONTE FORTIN in località Farra d’Isonzo partner del Progetto realizzati in collaborazione con Marco Meneghini del Centro Ricerche “C.Seppenhofer” di Gorizia e curatore del Catasto nazionale cavità artificiali.
• Il territorio e le fortificazioni sull’Ermada,  e nell’Area del Goriziano
• Nelle bacheche, invece, verranno presentati: Libri, pubblicazioni e documenti inerenti l’Ermada nonché GIORNALI DELL’EPOCA,  reperti rinvenuti durante gli scavi che in parte sono riferiti alla vita quotidiana del soldato, come gavette e stoviglie, in parte riferiti agli strumenti di guerra.
• Ed infine il nuovo plastico collegato a pannelli didattici relativo al Cannone Skoda 38 che era collocato a Ceroglie dell’Ermada.
La mostra rimarrà aperta fino a venerdì 20 marzo negli orari di apertura degli uffici comunali.

Domenica 15 marzo 2015 alle ore 21.00 presso la Sala CIVICA di Farra d’Isonzo (Piazza Vittorio Emanuele III, 10) concerto “Eco dalle Trincee… Cent’anni dopo” delCoro Sant’Ignazio di Gorizia.
Il Coro “S. Ignazio” nel 100° anniversario della fine della Grande Guerra, organizza, nell’ambito del Progetto ERMADA 1914 VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE, una rassegna corale in commemorazione di coloro che hanno perso la vita sulle nostre terre durante il primo conflitto mondiale.
La forza di un canto nato spesso durante una trepidante vigilia di una battaglia o dopo un cruento scontro, può, forse meglio di un saggio o di un diario, superare le barriere del tempo e rendersi testimone, ad imperitura memoria, di ciò che accadde cent’anni fa. In particolare anche a Gorizia la guerrà inizio nell’estate del 1914.
“Vogliamo raccogliere l’eredità di chi visse, soffrì e perse la vita durante la Grande Guerra, ad un passo dal cielo; grazie alle voci di oggi facciamo così un viaggio nel tempo e proviamo a rivivere, in modo estremamente toccante, le stesse emozioni, gli stessi battiti del cuore di questi uomini”.
Con la partecipazione di:
CORO S.IGNAZIO di Gorizia
CORO ANA Cive di Paularo – dirige Stefani Federica
IL PROGRAMMA COMPLETO DELL’EVENTO A  FARRA D’ISONZOIl Coro “Cive” (Silvestro Faleschini) ANA di Paularo è stato fondato nel 2005 da un gruppo di alpini appassionati di canti alpini e di montagna che si ritrova per cantare la tradizione popolare friulana, carnica in particolare, e alpina. Il coro è stato intitolato a Silvestro Faleschini “Cive”, che è stato il principale ideatore e costruttore di questa iniziativa.
Questo complesso è composto attualmente da 18 coristi con una fascia di età compresa tra i 32 e i 77 anni e diretto fin dalla sua costituzione dal Prof. Francesco Di Bernardo. Si è esibito in diverse manifestazioni in Italia ed in Austria. Si propone di cantare i canti di naia e di guerra, canti commoventi, splendidi, unici da cantare, con la vocalità con cui sono stati scritti, come li intonavano i loro nonni e i loro padri sul Carso nella Prima Guerra Mondiale, quelli che anche gli alpini della Seconda Guerra Mondiale cantavano in Grecia ed in Albania, nella campagna di Russia, quelli che intonavano sotto la tenda o in trincea o in marcia sotto la neve e con lo zaino in spalla o lassù di sentinella a fare la guardia, nelle pause tra un combattimento e l’altro e che dalle vette ammantate di neve un eco irreale trasportava a valle sino alle trincee dei fanti e dei bersaglieri. Vuole mantenere le loro originali e tradizionali caratteristiche, la loro suggestione profonda, senza variazioni, moderazioni, senza l’uso predominante del falsetto. 

Sabato 21 marzo:
- “Le gallerie del Monte Fortin” conferenza a cura dello speleologo Marco Meneghini del Centro Ricerche “C.Seppenhofer” e curatore del Catasto nazionale cavità artificiali.
- alle ore 11.00 – Visita guidata delle Gallerie del Monte Fortin.
Sabato 21 marzo sempre nell’ambito della stessa iniziativa,  presso il Museo di Documentazione della Civiltà Contadina Friulana, doppio appuntamento:
Alle ore 10.00 “Le gallerie del Monte Fortin” conferenza a cura dello speleologo MARCO MENEGHINI del del Centro Ricerche “C.Seppenhofer “ e curatore del Catasto nazionale cavità artificiali.
Alle ore 11.00 – Visita guidata delle Gallerie del Monte Fortin a Villanova di Farra (GO)
A tutti coloro che intendessero partecipare alla visita alle cannoniere  si consiglia di attrezzarsi con calzature adeguate ed eventuale torcia. La salità alle cannoniere è impervia, sarà a disposizione un trasporto con fuoristrada a cura dell’Associazione GFI AlpeAdria.
Info 3886449114

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