TRIESTE
La Grande Guerra “rivive” sulle Rive di Trieste (DAL PICCOLO ON LINE)
L’evento “L’Esercito marciava...” si apre con lo sbarco di lagunari e genieri. Domenica il clou con l’arrivo della staffetta e il lancio di cinque paracadutisti della “Folgore” tra cui due ragazze
di Pier Paolo Garofalo
TRIESTE “No raining, no training“ recita un vecchio adagio negli ambienti militari e sportivi, adottato anche dai lagunari dell’Esercito italiano e la pioggia ha “battezzato” per bene sabato mattina la prima dimostrazione di sbarco realizzata dai “fanti da mar” e dai genieri del Terzo reggimento di Udine nelle acque davanti a piazza dell’Unità. L’esercitazione rientrava nelle attività del Villaggio Esercito, una delle iniziative messe in campo dalla Forza armata in occasione del Centenario dell’entrata dell’Italia nella Grande Guerra il 24 maggio 1915.
Domenica piazza dell’Unità d’Italia ospiterà il clou dell’evento nazionale “L’Esercito marciava...”, iniziato con una staffetta da Trapani e altre quattro città italiane con 600 militari ad alternarsi nella corsa verso Trieste, a simboleggiare sia l’avvicinamento al fronte dei reparti in quel lontano maggio che l’unità che il drammatico evento ispirare a tutta la società e al popolo italiani.
Sul maxischermo montato nei giorni scorsi dalle 20.30 circa e per due ore, accompagnati da una voce narrante, si alterneranno videotestimonianze, filmati dell’epoca, brani musicali militari e non, poesie come la celebre “San Martino del Carso” di Giuseppe Ungaretti.
Prima, verso le 19.30 circa, vi sarà l’arrivo in piazza della staffetta che ha risalito in questi giorni la Penisola: l’ultimo tedoforo sarà, accompagnato dalla Fanfara dei Bersaglieri, il ministro della Difesa Roberta Pinotti. Che ha replicato a chi, come il governatore altoatesino Arno Kompatscher, ha rilevato che «l'ingresso in guerra non è un motivo per festeggiare»: «Il 24 maggio non si festeggia nulla.
Si ricordano, per non dimenticare, i 600mila morti e il milione e mezzo di feriti, si ricorda la sofferenza di milioni di donne e uomini per sollecitare la memoria a ricordare e onorare i Caduti di quella terribile esperienza che costituì comunque un passaggio fondamentale verso l'Italia di oggi». All’ingresso della staffettista Vip seguirà l’Alzabandiera solenne, accompagnata dalla Banda dei Granatieri di Sardegna e presenziata dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, e da quello dell’Esercito, Danilo Errico.
Domenica la giornata sarà densa di appuntamenti tra commemorazione, musica, show e ricordo. Alle 10 aprirà il Villaggio Esercito, con esposti mezzi blindati, un elicottero d’attacco e altri materiali e dove sono previsti alle 11 e alle 17 le simulazioni di sbarco mentre alle 12 e alle 19 i parà del Centro d’addestramento si lanceranno su piazza dell’Unità. Alle 10.30 al palazzo della Regione aprirà (fino alle 20) la mostra storica mentre alle 17.30 la piazza sarà sorvolata, tempo permettendo, da aerei d’epoca. Sempre nel grande spazio antistante il mare, a seguire la consegna della Medaglia commemorativa dell’Albo d’onore, concessa a richiesta dal governo alle famiglie di combattenti della Grande Guerra.
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Sabato vi è stata un’altra significativa cerimonia dello stesso tenore. Il generaleAlessandro Guarisco, a capo del Comando regionale Esercito Fvg, ha consegnato a insegnanti e classi di tre scuole cittadine intitolate ad altrettanti combattenti insigniti della Medaglia d’oro nella Prima guerra mondiale le pergamene con le motivazioni dell’onorificenza. «Consegnare alle scuole "Corsi" "Slataper" e "Stuparich" la pergamena riportante una breve biografia di Scipio, Carlo e Guido - ha spiegato Guarisco - è, nel solco del principio “Per non dimenticare” rivolto alle nuove generazioni, un piccolissimo tributo a questi giovani che poco più che ventenni sacrificarono la loro vita per un ideale di Patria, lo stesso che anima ancora oggi l’Esercito Italiano».
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