COMUNICATO STAMPA NR. 05 "L'ERMADA NUOVAMENTE PROTAGONISTA NEL CICLO DI CONFERENZE SULLE DODICI BATTAGLIE"
Sarà di nuovo il Monte ERMADA protagonista del prossimo incontro a Visogliano inserito nel progetto “Isonzo, le dodici battaglie” coordinato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis con il contributo della Provincia di Trieste sul Bando Cultura.
Dodici incontri di approfondimento delle varie tematiche legate alle vicende delle battaglie dell’Isonzo. Attraverso storici, studiosi, appassionati si vuole far conoscere aspetti ancora sconosciuti e non noti. Territori ed aree coinvolte dal Conflitto Mondiale che ha lasciato segni indelebili.
Il Monte Ermada si trova oggi nella parte nord occidentale della provincia di Trieste nel territorio del comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno.
L’Ermada, fu l’ultimo baluardo dell’Imperial Regio Esercito Austro Ungarico sulla strada per Trieste, costituì durante il primo conflitto mondiale un insuperabile obiettivo militare, contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani. L’esercito austro-ungarico, organizzato sulla difensiva, lo aveva trasformato in una fortezza munita di ricoveri sotterranei ed armata di artiglierie occultate agli occhi dell’avversario. Nell’arco temporale che viene periodizzato dal 1914 all’autunno 1917, le popolazioni autoctone subirono privazioni e dovettero abbandonare i propri nuclei abitati e le zone di produzione agricola per far spazio all’insediamento di opere militari difensive che, di fatto, divennero un’insormontabile linea di fronte mai conquistata o superata dalle truppe italiane. L’area oggi si presenta ricca di testimonianze “immobili” dei fatti, negli ultimi anni recuperate e riportate alla luce da un gruppo di volontari. Molte di queste strutture, grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, pur a distanza di quasi cent’anni, e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornati alla luce.
L’Ermada, fu l’ultimo baluardo dell’Imperial Regio Esercito Austro Ungarico sulla strada per Trieste, costituì durante il primo conflitto mondiale un insuperabile obiettivo militare, contro il quale si infransero senza successo gli assalti dei soldati italiani. L’esercito austro-ungarico, organizzato sulla difensiva, lo aveva trasformato in una fortezza munita di ricoveri sotterranei ed armata di artiglierie occultate agli occhi dell’avversario. Nell’arco temporale che viene periodizzato dal 1914 all’autunno 1917, le popolazioni autoctone subirono privazioni e dovettero abbandonare i propri nuclei abitati e le zone di produzione agricola per far spazio all’insediamento di opere militari difensive che, di fatto, divennero un’insormontabile linea di fronte mai conquistata o superata dalle truppe italiane. L’area oggi si presenta ricca di testimonianze “immobili” dei fatti, negli ultimi anni recuperate e riportate alla luce da un gruppo di volontari. Molte di queste strutture, grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, pur a distanza di quasi cent’anni, e nonostante l’incuria della natura e del tempo, sono ritornati alla luce.
L’incontro di lunedì vuole rendere onore a chi per anni ha svolto l’attività di svuotamento e manutenzione delle trincee, a Flavio Vidonis, che per primo volle iniziare tale attività, con l’aiuto di amici (Aureliano Barnaba, Edgardo Brandi e Claudio Sgai) ed appassionati che ritroveremo proprio lunedì a testimoniare il lavoro che negli anni è stato fatto.
Ma non si parlerà solo del passato, ma anche del prossimo futuro dell’Ermada e dei progetti che lo coinvolgono, con Fabio Pahor, titolare dell’Azienda Agricola Kohisce che illustrerà i progetti che si vorrebbero realizzare e le iniziative che si intendono condividere con il territorio per uno sviluppo sostenibile dell’Area.
Ed infine verrà illustrata, attraverso le parole del Presidente del Sk DEVIN Dario Stolfa, la prossima edizione delle MARCIA sul KOHISCE 2016. La marcia internazionale storico-didattica Kohišče dedicata agli amanti delle bellezze e delle caratteristiche del carso con particolare attenzione alle trincee e manufatti della Prima Guerra Mondiale nel territorio del Monte Ermada
Al termine dell’incontro, il Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, omaggerà il pubblico e i presenti con il nuovo catalogo della Mostra “ISONZO, LE DODICI BATTAGLIE” che è esposta al Castello di Duino dal 2 di settembre e che ha superato nel mese di apertura le 5000 presenze, ottenendo gradimento del pubblico che visita il maniero.
LUNEDì 12 OTTOBRE
ORE 18.00 - CENTRO CONGRESSI VISOGLIANO
LE BATTAGLIE DELL'ISONZO - L'ERMADA IERI ED OGGI
interverranno
AURELIANO BARNABA - Gruppo Ermada Flavio Vidonis
CLAUDIO SGAI e EDGARDO BRANDI
Gruppo Cavità Artificiali
Società Alpina delle Giulie
FABIO PAHOR - Azienda Agricola Kohisce
DARIO STOLFA - SK Devin
MASSIMO ROMITA – Gruppo Ermada Flavio Vidonis
La marcia internazionale storico-didattica Kohišče
La marcia internazionale storico-didattica Kohišče dedicata agli amanti delle bellezze e delle caratteristiche del carso con particolare attenzione alle trincee e manufatti della Prima Guerra Mondiale nel territorio del Monte Ermada. Un percorso di circa 9 km con partenze da Brestovica (Slovenia), Duino, Ceroglie e Medeazza. Si visiteranno i principali punti panoramici quale la Dolina Dol, la Vedetta panoramica Frščak da dove si può ammirare tutto il Golfo di Trieste da Strugnano a Grado. Dalla Vetta Gabernjak ed Ermda si gode un meraviglioso panorama della Valle del Vipacco (SLO) e delle Alpi Giulie. Sulle vette sopra Kohišče, Gabernjak ed Ermada le guide faranno conoscere e visitare le trincee e gli ipogei della Prima Guerra Mondiale.
La marcia internazionale storico-didattica Kohišče dedicata agli amanti delle bellezze e delle caratteristiche del carso con particolare attenzione alle trincee e manufatti della Prima Guerra Mondiale nel territorio del Monte Ermada. Un percorso di circa 9 km con partenze da Brestovica (Slovenia), Duino, Ceroglie e Medeazza. Si visiteranno i principali punti panoramici quale la Dolina Dol, la Vedetta panoramica Frščak da dove si può ammirare tutto il Golfo di Trieste da Strugnano a Grado. Dalla Vetta Gabernjak ed Ermda si gode un meraviglioso panorama della Valle del Vipacco (SLO) e delle Alpi Giulie. Sulle vette sopra Kohišče, Gabernjak ed Ermada le guide faranno conoscere e visitare le trincee e gli ipogei della Prima Guerra Mondiale.
Durante il percorso si potrà ammirare le Doline carsiche dove ci saranno punti di ristoro gestiti direttamente dalle aziende agricole locali per una promozione territoriale coordinata nonché per l’assaggio di prodotti tipici. A disposizione degli escursionisti ci saranno esperti in flora, fauna e storia del territorio. Mostre tematiche e didattiche verranno posizionate ai punti di Arrivo/Partenza per meglio far comprendere la storia , le tradizioni nonché il rispetto della natura del Carso. Intendiamo coinvolgere le aziende agricole del Carso in particolare con sede nei paesi collegati al Monte Ermada come Medeazza, Ceroglie, Malchina e Duino. Inoltre collaboreranno: la Società Agricola Kohišče proprietaria dei terreni, le Associazioni SKD Timava, AŠKD KREMENJAK, TURISTIČNO DRUŠTVO BREST, KRAŠKI GADI, ŠKD CEROVIJE-MAVHINJE, ŠD GRMADA, SAKD-ADES SKUADRA UOO, MPZ FANTJE IZPOD GRMADE, GRUPPO ERMADA FLAVIO VIDONIS, GRUPPO SPELEOLOGICO FLONDAR, ed altre entità che condivideranno con noi l’iniziativa.
VIDONIS Flavio- Trieste 03.05.1938 - 27.01.2010
Nato nel 1938 aveva iniziato la sua attività di grottista, giovanissimo, negli anni ’50 con il Gruppo Grottisti delle Giulie. Poi le necessità della vita lo avevano allontanato dal mondo delle grotte sino ai primi anni ’90, allorché vi ritornò entrando nella Commissione Grotte E. Boegan. La sua capacità di operare in qualsiasi ruolo, la disinteressata disponibilità e l’entusiasmo giovanile che lo caratterizzavano fecero sì che gli venissero affidati vari incarichi, tutti assolti egregiamente.
Oltre ad essere stato eletto nel Direttivo della CGEB è stato anche Segretario di Redazione della Rivista Atti e Memorie, curatore della spedizione delle riviste sociali, Direttore della Grotta Gigante, Bibliotecario. In questi ultimi anni si era dedicato anima e corpo al Gruppo Cavità Artificiali dell’Alpina delle Giulie
Nei vent’anni di partecipazione attiva alla vita sociale è stato presente nelle campagne di scavi alla Grotta Martina, 5640 VG, alla Curta de Lucio, 5800 VG, alla Lazzaro Jerko, 4737 VG, alle grotte Karl e Zita, 5020 VG e 5441 VG, ma soprattutto alla Grotta Gualtiero, 5730 VG, cui ha dedicato una quarantina di uscite con la squadra di rilevamento e di cui ha curato la realizzazione delle tavole che corredano il libro “La Grotta dei Sogni” edito nel 2002 dalla Regione e da tempo esaurito.
Se è stato presente “sul campo” a lavorare con mazza e punta o con pala e piccone, lo è stato pure a tavolino realizzando – spesso in collaborazione con altri soci – una dozzina di pubblicazioni, fra cui si possono ricordare le trenta pagina di tavole della Grotta dei Sogni, la monografia sulle grotte di guerra del Monte Cocco ed il catalogo dei primi duecento ipogei di guerra rilevati sull’Ermada.
Aveva in progetto altre opere, ma la falce di nostra sorella morte, nel suo caso sensibilmente aiutata dall’amianto inalato nei cantieri in gioventù, ha stabilito diversamente.
Un grave lutto per la Commissione Grotte e per il Gruppo Cavità Artificiali
Alla fine del gennaio 2010 è venuto a mancare, stroncato dall’amianto, Flavio Vidonis. Nato nel 1938, nel 1958 è diplomato capitano di macchina, quindi fa vari lavori fra cui - per un periodo - la direzione di un panificio industriale, trovando infine impiego presso la Fincantieri ove si ferma per un trentennio.
Amante del Carso e della natura (al suo attivo ci sono la salita di tutte le Giulie e di alcune grandi montagne del continente americano), aveva iniziato ad andare in grotta giovanissimo frequentando per un periodo degli anni ’50 il Gruppo Grottisti delle Giulie. Riprese la sua attività negli anni ’90, ormai uomo maturo, con la Commissione Grotte E. Boegan, ove si distinse per la sua capacità di operare in qualsiasi ruolo con la disponibilità e l’entusiasmo giovanili che lo caratterizzavano. Per questo gli vennero affidati vari incarichi, tutti assolti egregiamente. Fu via via membro del Direttivo della CGEB, Segretario di Redazione della Rivista Atti e Memorie, curatore della spedizione delle riviste sociali, Direttore della Grotta Gigante (durante la sua gestione venne inaugurato il Sentiero Finocchiaro, effettuata la prima Cronotraversata del Maestro, acquistato e sistemato nell’Ingresso Alto il nuovo scheletro di Ursus Spelaeus, completata la palazzina servizi presso l’Ingresso Alto), Bibliotecario (mansione in cui ha provveduto a schedare e informatizzare un migliaio di libri, restaurandone – era anche bravo rilegatore – quelli più disastrati). In questi ultimi anni si era dedicato anima e corpo al Gruppo Cavità Artificiali dell’Alpina delle Giulie, di cui è stato fra i fondatori e primo Responsabile.
Nei vent’anni di partecipazione attiva alla vita sociale è stato presente nelle lunghe campagne di scavi alla Grotta Martina, 5640 VG, alla Curta de Lucio, 5800 VG, alla Lazzaro Jerko, 4737 VG, alle grotte Karl e Zita, 5020 VG e 5441 VG, ma soprattutto alla Grotta Gualtiero, 5730 VG, cui ha dedicato un centinaio di uscite con la squadra di rilevamento (soprattutto di quella specializzata nel rilevo con il tacheometro che ha operato nei due chilometri superiori) e di cui ha curato la realizzazione delle tavole che corredano il libro “La Grotta dei Sogni” edito nel 2002 dalla Regione Friuli Venezia-Giulia.
Se è stato presente “sul campo” a lavorare con mazza e punta o con pala e piccone, lo è stato pure a tavolino realizzando – spesso in collaborazione con altri soci – una dozzina di pubblicazioni, fra cui si possono ricordare le trenta pagina di tavole della Grotta dei Sogni, la monografia sulle grotte di guerra del Monte Cocco ed il catalogo dei primi duecento ipogei di guerra rilevati sull’Ermada.
La Redazione
Addio Flavio, amico del tramonto
Era la fine del 1998 e partecipavo con il gruppo che si dedicava alla disostruzione della grotta Lazzaro Jerko, allorché cominciai a frequentare Flavio; anche se lo conoscevo da diversi anni nella sua veste di segretario di redazione di Atti e Memorie, non c'era fra noi quell'amicizia che si instaura fra le persone che condividono le fatiche di una giornata di lavoro in grotta, fra fango ed acqua, e che durante le pause per riprendere fiato si scambiano magari la merenda o un sorso d'acqua.
Le cose cambiarono alla fine dei lavori alla Lazzaro; si era formato da alcuni anni in seno alla CGEB un nuovo gruppo, il Gruppo Cavità Artificiali che aveva come principale scopo lo studio e la valorizzazione delle opere della guerra ‘15-‘18 del nostro territorio, in particolare i Monti Ermada e Cocco.
Flavio ne era uno dei fondatori; ci siamo così ritrovati nuovamente a stretto contatto, e la nostra amicizia da casuale incominciò ad approfondirsi ed a consolidarsi. Era il trascinatore del gruppo, il più entusiasta ad iniziare un nuovo lavoro, il primo ad "armarsi" per sistemare le tabelle di riconoscimento delle tante "tane di volpe"; era un bravo disegnatore e un rilevatore capace (tutti i rilievi della Grotta Gualtiero Savi, conosciuta anche come Grotta dei Sogni, sono opera della sua mano); per questo abbiamo passato assieme tante ore a rilevare le grotte di guerra che poi a casa metteva in bella copia, per non parlare poi dei tanti giorni, mesi ed anni passati insieme a svuotare le tane di volpe ed in particolare la n. 52 e la n. 54. E quale è il miglior modo per cementare un'amicizia se non durante le soste-merenda, dove ognuno scaricava con un buon panino ed un bicchiere di vino la fatica accumulata, oppure quando per i suoi compleanni invitava parenti ed amici al casello Modugno in Val Rosandra per una serata da trascorrere in allegra compagnia, oppure alla sera dopo la cena in cima al Pal Piccolo a cantare con gli amici dei "Dolomiten Freunde".
Un anno fa sei venuto a mancare, ed a Te voglio dedicare questo pensiero: A Te che con coraggio hai affrontato la vita, la malattia e la morte con una dignità sconosciuta alle persone comuni; la tua ironia – a volte beffarda, a volte pungente, la tua sensibilità e la disponibilità fuori dal comune hanno fatto di te un persona veramente speciale. E' stato un onore per me poter essere stato tuo amico, aver potuto dialogare scambiandoci pensieri, riflessioni e idee.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL PROGETTO ISONZO LE DODICI BATTAGLIE
Lunedì 26 ottobre alle ore 18,00 presso il Centro Congressi di Visogliano “Le battaglie dell'Isonzo – Il Treno della Memoria” e "1915 dalla mobilitazione "rossa" all'Isonzo" con Franco Visintin della Proloco Fogliano Redipuglia, Mauro Depetroni Gruppo Ermada Vf e Francesco Bonaventura dell'Associazione Granatieri di Sardegna
Lunedì 9 novembre alle ore 18,00 presso il Centro Congressi di Visogliano “Le battaglie dell'Isonzo – Le grotte della Grande Guerra” con Aureliano Barnaba, Gruppo Ermada Vf, Maurizio Radacic Cat Trieste, Franco Gherlizza, Cat Trieste, Dario Marini, Gruppo Speleologico Flondar.
Lunedì 23 novembre alle ore 18,00 presso il Centro Congressi di Visogliano “Le battaglie dell'Isonzo – La scuola e la Grande Guerra” e "Le operazioni Militari della Marina" con Massimo Romita Gruppo Ermada Vf, Lucia Lalovich Gruppo Ajser 2000, Prof. Livio Schiff dell'Istituto Comprensivo “E.Giacich di Monfalcone”, Diego Guerin del Centro Regionale di Studi Militari Antica e Moderna di Trieste,
Sabato 28 novembre All'interno di DUINO & BOOK 2° Festival del Libro della Grande Guerra all'Auditorium di Duino – Presentazione del Catalogo della Motra “ISONZO LE DODICI BATTAGLIE”.
Lunedì 30 novembre alle ore 18,00 presso il Centro Congressi di Visogliano “Le battaglie dell'Isonzo – Lo sport nella Grande Guerra” con Ugo Falcone Agenzia Italiana per il Patrimonio Culturale, Mauro Depetroni Gruppo Ermada Vf, Bruno Vajente Centro Studi Silentes Loquimur.
Mercoledì 9 dicembre alle ore 18,00 presso il Centro Congressi di Visogliano “Le battaglie dell'Isonzo – Le cappelle votive” e "I Cimiteri di Guerra" con Paolo Verdoliva (Ana Gorizia) Renato Cisilin (Associazione Culturale Amici dell'Isonzo) Mauro Depetroni Gruppo AnA Trieste e IGOR DOLENC Vice Presidente della Provincia di Trieste
Domenica 13 dicembre alle ore 10,00 presso il Castello di Duino, Convegno di chiusura, con la Presidente Maria Teresa Bassa Poropat, Massimo Romita, Gruppo Ermada Flavio Vidonis, Otello Sangiorgi Direttore del Museo del Risorgimento di Bologna e Mitja Juren Gruppo Ricerche e Studi Grande Guerra Cai Sag Trieste.
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