IL CASTELLO DI DUINO, IL CARSO E LA GRANDE GUERRA
Il Castello di Duino, il Carso e la Grande Guerra
saranno nuovamente protagonisti nel
progetto di collaborazione proposto dalle Femines Furlanes Fuartes, NUTRIAMO UNA SQUADRA inserito nella finale di Coppa Europa delle Ebra (European
Beach Rugby Association) Series in programma a Lignano Sabbiadoro . Il Gruppo
Culturale e Sportivo Ajser 2000, il Gruppo Ermada Flavio Vidonis e la Consulta
Giovani di Duino Aurisina hanno già collaborato con la Presidente Margherita
Plos e le FFF nel primo progetto di promozione turistica “La Regione Friuli
Venezia Giulia a Tuttotondo” che ha previsto proprio una tappa sul CARSO, al
Castello di Duino e sui luoghi della Grande Guerra dell'Ermada.
Pool draw and saturday matches ...coming soon, today around 12:30 : read QR code
In particolare nei tre giorni di manifestazione
verranno presentati alcuni prodotti tipici del carso e della cucina triestina:
in particolare il COTTO CALDO nel pane servito con il Hren
(Rafano)è una pianta erbacea perenne di cui si usa la radice, che viene
grattugiata e preparata in vari modi. Da circa 2000 anni il rafano è conosciuto
come pianta medicinale molto stimata per le sue proprietà antibatteriche, il baccalà mantecato alla triestina, e
i famosi formaggi del Carso come lo
ZEPEK (caciotta aromatizzata
alla santoreggia che cresce spontanea sul Carso) o lo JAMAR formaggio
dal gusto intenso e quasi piccante, dalla pasta particolarmente friabile (Jama
in sloveno significa grotta, mentre lo jamar è colui che la esplora).
Il
Produttore scoprì la grotta proprio dietro casa, ai margini del bosco e decise
di utilizzarla per affinarvi il formaggio. Ha una profondità di 70 metri, ci
sono 12° e un'umidità costante del 90%, condizioni ideali per la maturazione. I
formaggi vengono calati nella grotta dopo due mesi di soggiorno in cantina,
dopodiché vengono avvolti in una rete a maglie larghe e appesi a pali di legno,
sospesi nell'aria. Dopo circa tre mesi di soggiorno in grotta lo JAMAR è
pronto, un formaggio dalla buccia rugosa e granulosa, brunita, dal profumo
intenso di muffa e terra, una vera e proprio gioia per i nostri sensi. Non
potranno mancare i vini del Carso come il TERRANO e la VITOVSKA che non
hanno certo bisogno di presentazioni.
IL GRUPPO CULTURALE E SPORTIVO AJSER 2000 che a Lignano opererà in sinergia con i
ragazzi della CONSULTA GIOVANI di DUINO AURISINA, già attivo da quindici anni spazia
l'attività tra cultura e sport, promotore di diverse iniziative regionali e
nazionali, è attivo particolarmente nella promozione turistica affiancando
spesso enti pubblici, come il Comune di Duino Aurisina e la Promotrieste in
stand espositivi di promozione del territorio. Ha inteso aderire al progetto,
oltre ad a collaborare con il MAGNET RUGBY, per la preziosa
collaborazione con le FFF e perchè crede nella promozione congiunta e coordinata dei prodotti e dei territori della
nostra Regione Fvg.
Il GRUPPO ERMADA FLAVIO VIDONIS entità sorta nel 2012 per proseguire un
progetto di valorizzazione del lavoro che da oltre 20 anni il Gruppo Cavità
dell'Alpina delle Giulie ha svolto, per
riportare alla luce i camminamenti, le trincee e gli ipogei della Grande Guerra
siti sul Monte Ermada. Il Monte tristemente famoso per essere stato tra la decima
e l'undicesima battaglia dell'Isonzo lo scenario in cui si infranse il sogno
dell'esercito italiano di arrivare a Trieste., l'esercito austroungarico sin
dal 1914 operò sulle pendici del Monte Ermada per trasformarlo in una fortezza
invalicabile. Attraverso una mostra itinerante, video e pubblicazioni si vuole
far conoscere cosa accadde su quell'area.
A settembre poi, attraverso il Bando Cultura della Provincia di Trieste,
all'interno della prestigiosa Sala Rilke del CASTELLO DI DUINO verrà
presentata la nuova mostra “ISONZO, LE DODICI BATTAGLIE” .
Arroccato su uno
sperone carsico a picco sul mare, con un panorama mozzafiato su
tutto il golfo di Trieste, il castello di Duino è un'affascinante meta
turistica: la sua bellezza è accresciuta anche da quell'atmosfera
calda e gioiosa che la presenza dei proprietari, i
componenti la nobile famiglia dei principi della Torre e Tasso (Thurn und
Taxis), conferisce alla storica dimora, rendendola viva, lontana dalla fredda
austerità "museale".
Ricchissimo di storia che si intreccia
con leggende popolari, legato in modo indissolubile con il
passato del territorio circostante, testimone di gloriosi eventi storici e di
visite di personaggi illustri, il castello di Duino, a pochi chilometri da
Trieste, possiede un fascino romantico senza eguali. Il grande parco (dove
si possono ammirare distese multicolori di fiori di ogni specie che creano
pittoreschi e suggestivi giochi cromatici nella classica vegetazione
mediterranea), è impreziosito dai suoi viali romantici, pieni di statue e
reperti archeologici, dalle terrazze e dagli spalti aperti sull'immensità del
mare. Più di 18 sale del castello sono visitabili e ricche di preziose
testimonianze sulla storia della famiglia dei Principi della Torre e Tasso. Su
richiesta si possono organizzare anche delle visite guidate (servizio
anche in lingua). Da vedere la scala del Palladio, capolavoro di architettura,
e il fortepiano del 1810 (suonato da Listz).Dai bastioni a picco sul mare e dalla torre trecentesca si può godere di un suggestivo panorama. Un percorso turistico, inoltre, si addentra nel bunker, costruito nel 1943 per la Kriegsmarine tedesca a difesa della base di Sistiana contro un eventuale sbarco alleato. Sfruttato, poi, come rifugio antiaereo e successivamente dotato di cannone, a fine guerra venne trasformato dall'esercito inglese (1945-1954) in deposito carburante. Dal 2006 è aperto al pubblico. Grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d'epoca che sono esposti in una grande sala (ben 400 metri quadrati) scavata a 18 metri di profondità.
Il
Gruppo Ermada Flavio Vidonis e il Castello di Duino supportano i campioni in
carica dell’OVALE BEACH MARSIGLIA.
Il progetto “ISONZO, LE DODICI BATTAGLIE” finanziato dalla Provincia di Trieste è
presentato dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis,,
che ha costituito una cordata costituita di nove entità tra Centri Studi
e Ricerche Associazioni Culturali e Sportive, ma vedrà nel corso del suo svolgimento
il coinvolgimento di numerose altre realtà, enti pubblici, associazioni,
italiane e straniere operanti nelle aree di coinvolgimento delle battaglie
lungo il fronte dell'Isonzo. Il principale obiettivo del progetto è quello di
diffondere i concetti di conoscenza, rispetto, convivenza e di pace. Grazie
alla ricchezza di storia e memoria presenti nella Venezia Giulia, il progetto
vuole far conoscere, o meglio ancora, riscoprire, quanto importante sia
l’equilibrio tra uomo e uomo, e uomo con la natura. Un territorio disseminato
di testimonianze, ferite e tracce che nemmeno cento anni sono riusciti a
cancellare. Persone che portano nella memoria della propria famiglia ancora
segni di un trascorso difficile e tragico. Ma la natura vuole riprendersi il
territorio e le generazioni man mano che si susseguono cancellano le tracce del
passato. Attraverso lo sviluppo di un nuovo importante progetto, si propone di
far riscoprire sia il territorio che la memoria con l’obiettivo preciso di
sensibilizzare la convivenza ed il rispetto e dunque la pace. Gli eventi che il
progetto propone sono iniziative “diffuse” in siti di particolare pregio
architettonico storico e culturale, coordinate tra loro partendo da una
significativa mostra che documenta anche attraverso testimonianze espressive la
sofferenza dei soldati nell'abbandonare le loro famiglie, i figli e le loro
case, i loro affetti. Coloro che hanno vissuto questi eventi non sono qui a
raccontarceli, ecco perché oggi "in tempo di pace" è così importante
non perderne memoria: queste “voci” rappresentano lo strumento attraverso il
quale può avvenire il passaggio generazionale: l’obiettivo del progetto sarà
raggiunto se le generazioni di oggi uscendo dalla mostra o dopo aver ascoltato
una conferenza avranno percepito il messaggio di quanto male possono fare le
guerre e trasmetteranno questo ai loro figli. In questo modo il dramma della
Guerra offrirà l’occasione per sottolineare LA FORZA DELLA VITA che non si
arrende mai e si fa strada attraverso la fraternità come forte segno della
speranza nel futuro. Un altro importante obiettivo del progetto è quello di
rafforzare una rete esistente e di continuare a fare sinergia tra diverse
realtà piccole e grandi. La conoscenza dei fatti storici aiuta a comprendere la
cultura delle diverse realtà. Aver vissuto in modo diverso gli eventi della
guerra ci aiuta a capire le diverse culture, che sono un valore, come lo è la
pace, contribuendo in questo modo a consolidare e ad infondere a tutti, in
particolare ai giovani, l’importante concetto che tutti siamo cittadini d’Europa. A testimonianza di ciò l’adesione, il
supporto e la collaborazione di diverse realtà offrendo la loro competenza e
disponibilità. La motivazione dei partner coinvolti nella volontà comune di
lavorare tutti insieme e con passione potrà essere la giusta via per la
riuscita del progetto. L’ultimo obiettivo del Progetto, ma
non meno importante è la valenza turistica che il progetto avrà per l'intero
territorio.
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