LA PASSEGGIATA NEI LUOGHI DEL CONFINE - MUGGIA '54
I PROSSIMI APPUNTAMENTI A MUGGIA in collaborazione con il Gruppo Ermada Flavio Vidonis nell’ambito del progetto "Trieste, Duino 1954"
Archiviato l’inverno e concluso il ciclo di passeggiate di dicembre a Duino, la collaborazione con il Gruppo Ermada Flavio Vidonis riparte, sempre nell’ambito del progetto nato in occasione del 70esimo anniversario del ritorno di Trieste all’Italia al termine della lunga parentesi di amministrazione del Governo Militare Alleato.

1954/10/08, Muggia, commissione anglo-iugo-americana per nuovi confini- Borsatti Ugo, Trieste 1954 : fotografie dell’Archivio Foto Omnia di Ugo Borsatti di proprietà della Fondazione CRTrieste, Trieste, LINT, 2004
Il nuovo ciclo di passeggiate che abbiamo il piacere di curare, apre un nuovo capitolo , stavolta nel territorio muggesano, arricchito da una tappa degustativa che lega la sua anima proprio a questo difficile tratto di confine.
Ecco, dunque, che la nuova stagione ci porterà a camminare sui colli dietro a Muggia e a incontrare Bruno Lenardon, titolare della omonima azienda agricola produttrice di vini e olio extravergine di oliva, e custode di una storia famigliare strettamente legata a questo angolo (davvero!) di terra italiana.

Bruno Lenardon ci mostra i terreni della sua azienda a ridosso del confine
Il percorso si snoderà attorno alla località Pisciolon prendendo spunto dal famigerato sentiero di pattuglia dei graniciari, le guardie confinarie yugoslave, e proseguirà immerso in un dolce paesaggio tra i colli di flysch, fioriture primaverili, torrentelli, cascate, le prime orchidee selvatiche e terrazzamenti a viti e ulivi.



Panorami e dettagli lungo il percorso
Al termine della passeggiata, Bruno Lenardon ci accoglierà nella sua azienda, per la deliziarci con un assaggio dei suoi vini accompagnati da uno stuzzichino salato. Alla degustazione di vini (malvasia, refosco moscato e il raro moscato rosa di Parenzo) sarà naturale abbinare il racconto delle terre dove sono nati questi vini, la storia della famiglia Lenardon e i ricordi che ogni vitigno porta con sè, entrando così nel vivo delle vicende che nel 1954 hanno segnato profondamente questo territorio.

Bruno Lenardon (foto tratta dal sito dell’azienda)
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