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venerdì 31 gennaio 2014
giovedì 30 gennaio 2014
L'ERMADA E IL FRIULI VENEZIA GIULIA NELLA GRANDE GUERRA IN VETRINA A BOLOGNA
Comunicato stampa
In vista delle imminenti celebrazioni per il Centenario della Prima Guerra Mondiale, il 1° febbraio 2014, alle ore 11,30, verrà inaugurata al Museo civico del Risorgimento di Bologna la mostra "Voci di guerra in tempo di pace", realizzata dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis insieme al Gruppo Culturale eSportivo Ajser 2000 ed il LIONS CLUB DUINO AURISINA (Duino Aurisina, Trieste), all'interno del progetto ERMADA 1914/2014, in collaborazione con diversi enti pubblici e privati, tra i quali l'Agenzia Turismo del Friuli Venezia Giulia, che collabora anche alla manifestazione bolognese.
Il Monte Ermada, con le sue tre cime e 323 metri di altezza si trova oggi nella parte nord -occidentale della Provincia di Trieste, nel territorio del Comune di Duino Aurisina, mentre le sue propaggini orientali sono in territorio sloveno. Durante il primo conflitto mondiale il Monte Ermada, allora in territorio austro-ungarico, costituì un insuperabile baluardo contro il quale si infransero senza successo gli sforzi dei soldati italiani. L'esercito austro-ungarico lo aveva infatti trasformato in una munitissima ed agguerrita fortezza, dotata di artiglierie.
Grazie al lavoro infaticabile dei volontari della Società Alpina delle Giulie, a distanza di quasi cent'anni dalla loro creazione, molte delle strutture realizzate allora sono riemerse dalla vegetazione e sono state risistemate. La mostra “Voci di guerra in tempo di pace”, è nata per rendere visibile il risultato di questo lavoro di riqualificazione delle trincee e di raccolta delle testimonianze della Grande Guerra, e si presenta ancora una volta rinnovata ed aggiornata rispetto alle altre edizioni della mostra svoltesi a Milano, Treviso, Monfalcone e diverse altre città italiane.
L'edizione di Bologna è stata realizzata in collaborazione con l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano Comitato di Bologna ed è sostenuta dalla donazione di Jadranka Bentini in ricordo della mamma Vinka Kitarovic.
Attraverso foto d'epoca e testi, l'esposizione ripercorre le vicende vissute in quelle zone durante il conflitto, documentando poi gli attuali lavori di recupero, fino ad un'ipotetica passeggiata sull'Ermada, a rinvenire le tracce di quegli eventi terribili: le “voci di guerra” di cui oggi, in “tempo di pace”, è così importante non perdere la memoria.
Arricchiranno l'esposizione documenti e cimeli originali provenienti dai depositi del Museo e normalmente non visibili al pubblico.
Arricchiranno l'esposizione documenti e cimeli originali provenienti dai depositi del Museo e normalmente non visibili al pubblico.
Sarà presente altresì un plastico interattivo dell'Ermada che ricostruisce fedelmente il rilievo topografico del monte, le linee di trincea e i camminamenti italiani ed austro-ungarici, così come si presentavano nel 1917.
Ma il Gruppo ERMADA FLAVIO VIDONIS, vuole presentare in anteprima nazionale due nuove ed importanti iniziative: l'uscita della rivista "LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA" e la presentazione in anteprima della nuova Sala dedicata alla Grande Guerra all'interno del Castello di Duino.
LA TRADOTTA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA, edita da TRIESTESTAMPA E TV, stampata in 5000 copie, è una rivista trimestrale di storia, cultura, turismo, associazionismo, legati alla Grande Guerra nel Friuli Venezia Giulia, ISTITUZIONI, ENTI, COOPERATIVE, ASSOCIAZIONI, racconteranno attraverso articoli mirati la propria attività legata al grande evento celebrativo. Informazioni utili a programmare delle visite specifiche di gruppi o scolaresche o semplicemente appassionati alla ricerca del sito della Grande Guerra.
Itinerari e proposte di visita attraverso gli enti preposti a organizzare delle escursioni in sicurezza e a norma, una rete di associazioni e di attività che avevano la necessità di far conoscere in maniera congiunte le proprie proposte.
La seconda iniziativa che il Gruppo Ermada dedicato a Flavio Vidonis porterà all'attenzione del pubblico nazionale, l'annuncio della prossima apertura di una Sala dedicata alla Grande Guerra all'interno delCastello di DUINO.
In vista delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra, una importante novità turistica nella già ampia proposta offerta al visitatore, l’apertura il 21 di marzo della SALA ESPOSITIVA dedicata alla GRANDE GUERRA. Attraverso la collaborazione proprio con il Gruppo ERMADA FLAVIO VIDONIS di Duino Aurisina, che gestirà in autonomia la sala Rilke all’interno della storica torre, proporrà un intenso programma di iniziative e di mostre cogliendo tutti gli aspetti della Grande Guerra.
Il Castello di Duino, con questa importante novità, dunque, si offre come indispensabile tappa del turista alla ricerca di storia e cultura, essendo poi in una direttrice strategica tra Gorizia e Trieste, che proprio per il Centenario si stanno preparando al meglio per ospitare dei grandi eventi.
Info:
cell. 3886449114
www.gruppoermadavf.blogspot.it
www.latradottafvg.blogspot.it
www.castellodiduinonellagrandeguerra.blogspot.it
domenica 26 gennaio 2014
Vicini al nostro MAURO
iL Consiglio Direttivo del Gruppo ERMADA FLAVIO VIDONIS esprime le condoglianze al nostro MAURO DEPETRONI per la perdita del caro papà FULVIO DEPETRONI
Ing. FULVIO DEPETRONI (8 marzo 1922 - 23 gennaio 2014)
I.M.I. matr. 8477 , Gersthofen (Germania) 1943-1945
Era nato l'8 marzo 1922 da una famiglia piccolo borghese di Trieste. Il padre Mario era Ufficiale di marina, la mamma Lea era casalinga. Due fratelli di dieci anni più grandi di lui, Gastone del 1911 e Bruno del 1914. Si è diplomato a guerra iniziata presso il Liceo Oberdan per poi trasferirsi a Firenze per studiare ingegneria. I fratelli al fronte, Gastone Capitano della Pusteria era prima in Grecia e poi ne Balcani, Bruno, già Tenente del 9° Alpini della Julia cadrà con i Paracadutisti nel marzo 1942. Chiamato alle armi nell'estate 1942 sarà alla Scuola Ufficiali di Artiglieria nei difficili giorni dell'armistizio. Viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasferito in Germania (ricordava sempre i tre giorni di carro bestiame in 40 per vagone) in Baviera, prima al campo di Memmingen poi a Gersthofen ove rimarrà fino la liberazione. La sua matricola di IMI era la 8577. Rientrato in Italia riprese gli studi, laureandosi in Ingegneria Elettromeccanica presso il Politecnico di Milano. Il suo primo impiego è stato come operaio presso l'Officina OET (Officine Elettromeccanice Triestine) a Monfalcone alla fine degli anni '40, poi all'ASGEN e poi ancora presso lo stabilimento dell' ANSALDO Finmeccanica di Monfalcone ove terminerà la sua brillante carriera come Direttore Commerciale. E' stato uno dei protagonisti della ricostruzione negli anni '50, il suo settore, i motori elettrici soprattutto quelli delle pompe per le dighe. Il suo ultimo importante contributo professionale è stato presso la Centrale di Caorso. Giunto in quiescenza a metà degli anni '80 rimase consulente dell'ANSALDO per un periodo ulteriore, terminato il quale potè finalmente dedicarsi alla Famiglia ed ai suoi molteplici interessi. Cultore di musica classica dipingeva ad acquarello paesaggi, con un talento di famiglia ereditato dal padre Mario, pittore della scuola di Barison. I personaggi a cui amava riferirsi sono stati J.F. Kennedy, perchè identificava la sua generazione ed il grande sogno, Enrico Fermi che era professionalmente e scientificamente il suo riferimento, Ratzinger, che conosceva per le sue pubblicazioni ancora prima della soglia papale.
Alla fine degli anni '40 incontra Anita MArcolini che sposerà il 5 ottobre 1950. Da questo matrimonio siamo nati io nel 1957 e mia sorella Elena nel 1961. Dopo la prematura scomparsa di Anita ritrovò il suo nuovo equilibrio dedicandosi ai nipoti Giovanni, Giacomo e Giada che ha amato profondamente.
E' stato un padre severo, come gli uomini della sua generazione, però è doveroso ammettere che è riuscito ad insegnarci i valori della famiglia, dell' onestà, del dovere, il rispetto delle istituzioni , del lavoro e della Patria: Elena ed io vorremmo tanto che i nostri figli da lui possano prendere esempio, ci consolerebbe senz'altro da questo doloroso distacco. Mauro Depetroni
I.M.I. matr. 8477 , Gersthofen (Germania) 1943-1945
Era nato l'8 marzo 1922 da una famiglia piccolo borghese di Trieste. Il padre Mario era Ufficiale di marina, la mamma Lea era casalinga. Due fratelli di dieci anni più grandi di lui, Gastone del 1911 e Bruno del 1914. Si è diplomato a guerra iniziata presso il Liceo Oberdan per poi trasferirsi a Firenze per studiare ingegneria. I fratelli al fronte, Gastone Capitano della Pusteria era prima in Grecia e poi ne Balcani, Bruno, già Tenente del 9° Alpini della Julia cadrà con i Paracadutisti nel marzo 1942. Chiamato alle armi nell'estate 1942 sarà alla Scuola Ufficiali di Artiglieria nei difficili giorni dell'armistizio. Viene fatto prigioniero dai tedeschi e trasferito in Germania (ricordava sempre i tre giorni di carro bestiame in 40 per vagone) in Baviera, prima al campo di Memmingen poi a Gersthofen ove rimarrà fino la liberazione. La sua matricola di IMI era la 8577. Rientrato in Italia riprese gli studi, laureandosi in Ingegneria Elettromeccanica presso il Politecnico di Milano. Il suo primo impiego è stato come operaio presso l'Officina OET (Officine Elettromeccanice Triestine) a Monfalcone alla fine degli anni '40, poi all'ASGEN e poi ancora presso lo stabilimento dell' ANSALDO Finmeccanica di Monfalcone ove terminerà la sua brillante carriera come Direttore Commerciale. E' stato uno dei protagonisti della ricostruzione negli anni '50, il suo settore, i motori elettrici soprattutto quelli delle pompe per le dighe. Il suo ultimo importante contributo professionale è stato presso la Centrale di Caorso. Giunto in quiescenza a metà degli anni '80 rimase consulente dell'ANSALDO per un periodo ulteriore, terminato il quale potè finalmente dedicarsi alla Famiglia ed ai suoi molteplici interessi. Cultore di musica classica dipingeva ad acquarello paesaggi, con un talento di famiglia ereditato dal padre Mario, pittore della scuola di Barison. I personaggi a cui amava riferirsi sono stati J.F. Kennedy, perchè identificava la sua generazione ed il grande sogno, Enrico Fermi che era professionalmente e scientificamente il suo riferimento, Ratzinger, che conosceva per le sue pubblicazioni ancora prima della soglia papale.
Alla fine degli anni '40 incontra Anita MArcolini che sposerà il 5 ottobre 1950. Da questo matrimonio siamo nati io nel 1957 e mia sorella Elena nel 1961. Dopo la prematura scomparsa di Anita ritrovò il suo nuovo equilibrio dedicandosi ai nipoti Giovanni, Giacomo e Giada che ha amato profondamente.
E' stato un padre severo, come gli uomini della sua generazione, però è doveroso ammettere che è riuscito ad insegnarci i valori della famiglia, dell' onestà, del dovere, il rispetto delle istituzioni , del lavoro e della Patria: Elena ed io vorremmo tanto che i nostri figli da lui possano prendere esempio, ci consolerebbe senz'altro da questo doloroso distacco. Mauro Depetroni
Associazione culturale CIRCOLARE INFORMATIVA 1/2014
Associazione
culturale
<F.
Zenobi>
CIRCOLARE INFORMATIVA 1/2014
Caresana, 15 gennaio
2014
Gentile Amica, caro
Amico,
il 15 gennaio
1999 nasceva ufficialmente la nostra associazione culturale F.
Zenobi. Siamo quindi
arrivati, in questo 2014 al quindicesimo anno di attività e questo
quindicesimo corrisponde all’anno del centenario dell’inizio
della prima guerra mondiale, cosa che nessuno dei fondatori aveva
allora minimamente preso in considerazione. Quindici anni di
attività ininterrotta sono davvero molti e purtroppo molti sono
anche gli amici che in questi anni ci hanno prematuramente lasciato.
Tante le soddisfazioni che da questi anni passati abbiamo potuto
trarre anche se non è certo il caso di guardare indietro ed
elencare le cose fatte, ma di guardare avanti pensando al futuro.
Perché nonostante il tempo trascorso abbiamo davanti ancora anni di
intensa attività legata alla vita sociale, all’anno o agli anni
del centenario, alle varie collaborazioni.
Il recentissimo
convegno Reincontrarsi, frutto di una tanto bella quanto inusuale
sinergia in questo mondo malato di protagonismo, ha dato il via a
una intensa serie di rapporti internazionali tra ricercatori sui
temi a noi cari, fornendo anche nuovi e diversi spunti di lettura
per gli avvenimenti del passato.
E di una sinergia
saranno figlie anche due delle prossime manifestazioni: la mostra
Trieste, Guarnigione della
Belle Epoque che aprirà i
battenti per un mese nella prossima primavera e la mostra
quinquennale legata ai temi della prima guerra mondiale che si
realizzerà a Bagnoli della Rosandra-Boljunec e che crediamo di
riuscire ad aprire nel mese di aprile. Due parole sul primo evento,
la mostra Trieste,
Guarnigione della Belle Epoque
sarà realizzata con un contributo del Comune di Trieste che ci ha
anche concesso l’uso della Sala Veruda, alle spalle di Piazza
dell’Unità; esporremo in questa sala una serie di uniformi
d’epoca accompagnate da esaurienti didascalie che illustrino non
solo le uniformi stesse ma più ancora la vita cittadina, il tutto
in collaborazione con la Associazione Dolomitenfreunde-Amici delle
Dolomiti.
La mostra
quinquennale, intitolata La
I Guerra Mondiale 1914-1918, uno sguardo dal Litorale
invece è quella che di certo richiederà un grande sforzo e per il
lungo impegno e per i costi legati alla gestione.
Anche qui infatti
c’è una sinergia di base e un contributo ad essa legato,
contributo che permetterà di restaurare i locali che ospiteranno la
mostra concessici dalla Comunella di Bagnoli della Rosandra-Srenia
Boljunec tramite un bando emesso dal GAL Carso e vinto dalla Kmečka
zveza-Associazione agricoltori, capofila del progetto. La mostra
varierà di anno in anno toccando temi diversi legati al
momento-centenario; per fare un esempio il 1914-2014 sarà dedicato
ai primi fronti di guerra: Serbia, Galizia e Carpazi, il 1915-2015
illustrerà la nascita del nuovo fronte, quello italo austriaco e
così via, seguendo i principali avvenimenti svoltisi in quegli anni
lontani attraverso diorami in scala 1:1 e esaurienti didascalie.
Tutto naturalmente secondo lo stile Zenobi, vale a dire anteponendo
la storia del singolo uomo-soldato a quella delle battaglie. Non
solo, ma questa mostra guarderà agli eventi da un punto di vista
inconsueto, quello degli abitanti dell’antico Litorale austriaco
di lingua italiana, slovena e croata, divenendo così un vero e
proprio “museo” della storia del territorio, cosa che nella
Provincia di Trieste innegabilmente manca.
Nuove attività
quindi che non possono però farci dimenticare le istituzioni con le
quali da anni collaboriamo attivamente, e mi riferisco al Museo
Postale e Telegrafico della Mitteleuropa dove esporremo da luglio
una selezione di cartoline e stampe sulla guerra con la Serbia e la
Russia continuando fino al 2018 con esposizioni tematiche legate
agli anni del conflitto, seguendo lo schema della mostra di
Bagnoli-Boljunec.
QUOTE
SOCIALI
Soci
ordinari: € 25,00, soci famigliari € 5,00. Pagamento quote
durante le manifestazioni o tramite il nostro c/c Banco Posta:
IBAN:
IT08 H076 0102 2000 0006 6274 317
CIN:
H – ABI: 07601 – CAB 2200
Un
grande grazie a coloro che verseranno contributi extra per sostenere
le nostre iniziative: la mostra a Bagnoli-Boljunec ha bisogno del
vostro sostentamento per la gestione ordinaria dei locali!
ESCURSIONI E ATTIVITA’ SOCIALI
Domenica 16
febbraio: Franco Bottazzi
ci accompagnerà sulla quota 144 Arupacupa-Gorjupa Kupa seguendo le
storie di inediti protagonisti, Carlo Pastorino, combattente della
Grande Guerra e Peter, personaggio di un racconto di Davide
Pegoraro. Saliremo questa tormentata gobba rocciosa che dalla metà
del 1916 e fino all’ottobre del 1917 ha divorato troppe vite.
Appuntamento per tutti alle ore 9,30 a Jamiano sulla S.R. 55 presso
lo slargo a destra in direzione Gorizia (50 m prima dello svincolo
sulla sinistra direzione Lago di Doberdò per chi arriva da
Trieste), dove lasceremo le macchine. Difficoltà: Non ci sono
difficoltà oggettive, quasi tutto il percorso si svolge su sentiero
battuto. Attrezzatura: Abbigliamento da media montagna, sono
consigliate scarpe robuste, torcia elettrica. Dislivello:
trascurabile, 100 mt. in salita e discesa. Tempi di percorrenza: 3
ore con le soste.
Domenica 30
marzo: Franco Bottazzi e i
soci della Ass. Culturale Zenobi accompagneranno i soci del CAI di
Legnago (VR) da Medeazza-Medjavas al Monte Hermada sulle tracce
lasciate nel giugno del 1917 da Carlo Pastorino: … più
in su, tra gli alberi biancheggia qualche casa: e, guardiamo come a
un prodigio, tutto vi appare bello, tranquillo e, direi quasi,
felice. Ma il piano verdeggiante è dominato da un petroso monte
sornione, placido all'aspetto, con un nome spagnolesco che ha del
marziale: Hermada…
Appuntamento per
tutti alle ore 10,00 a Medeazza-Medjavas da dove assieme al gruppo
veronese partiremo per trascorrere l’intera giornata seguendo la
dorsale del monte, traversando il ben strutturato complesso
difensivo per renderci conto quali potevano essere le condizioni di
vita in questi luoghi. Entreremo negli osservatori blindati dove
muri di calcestruzzo dello spessore 80 cm. proteggeva i soldati dai
colpi dell’artiglieria. A metà del percorso ci fermeremo per uno
spuntino (circa alle 12.30), lasciando il pranzo per la fine
dell’escursione verso le 15.30 – 16.00. Visiteremo la Grotta sul
Monte Hermada (1621/4501 V.G.) e quella del Motore (Grotta del Monte
Querceto-671/3719 V.G.) due tra le più importanti grotte naturali
riadattate durante la guerra per riparare i soldati dai
bombardamenti delle artiglierie italiane capaci di raggiungere anche
le retrovie del monte dalla foce del fiume Isonzo. Dopo gli
innumerevoli sali e scendi lungo tutta la cornice della Fortezza
Hermada scenderemo al paese di Ceroglie-Cerovlje; qui pranzeremo
alla Casa Klarceva, tipica casa carsica. La famiglia Fabec, titolare
dell’alloggio agrituristico ci preparerà una minestra calda e un
piatto di salumi di sua produzione. Difficoltà: Non ci sono
difficoltà oggettive se non la lunghezza del percorso, che si
svolge su sentiero battuto. Attrezzatura: abbigliamento da media
montagna, sono consigliate scarpe robuste, torcia elettrica (meglio
se frontale – no le luci dei telefonini!). Dislivello:
trascurabile, 200 mt. in salita e discesa. Tempi di percorrenza: 6
ore con le soste.
Aprile:
inaugurazione della mostra 1914-1918, UNO SGUARDO DAL LITORALE a
Bagnoli della Rosandra-Boljunec. La data verrà comunicata in
seguito con apposita circolare.
Domenica 11
maggio: con Paolo Pollanzi
ritorneremo dopo tanti anni su Q 383 di Plava, questa volta
risalendo la quota lungo il percorso seguito dall’attacco
italiano, dall’inizio dell’abitato di Plava al trincerone
italiano, poi verso la galleria Spoleto (comando della brigata
Avellino) e da qui in vetta. Escursione in buona parte fuori
sentiero, non agevole, si consigliano scarponcini e bastoncini. La
Quota 383 è attualmente interessata da lavori di qualificazione a
cura dell’associazione Poti Miru po Soči. Pranzo dal sacco.
Ritrovo per tutti al valico di Casa rossa, ore 09.00.
Sabato 21 e
domenica 22 giugno: Franco
Bottazzi ci porta sulle Dolomiti e precisamente ai piedi della
Tofana di Rozes, una fra le più belle vette di oltre 3000 mt. che
tutto il mondo ci invidia, ricca anche di storie legate alla Prima
Guerra Mondiale.
Sabato 21,
appuntamento alle ore 11.30-12.00 al rifugio Angelo Dibona (2083
slm), in località Valon de Tofana; vi si arriva comodamente in auto
da Cortina dopo aver preso la SR 48 del Passo del Falzarego e
percorsi altri 12 km. Pranzo al rifugio e nel pomeriggio breve
escursione ai piedi della Tofana di Rozes (3255 slm). Rientro al
rifugio alle 19 e cena.
Domenica
22, sveglia alle 7 colazione e alle 8.30 partenza per la salita alla
Forcella Fontananegra. Finita la salita faremo una sosta presso l’ex
Rifugio Cantore per visitare i resti del circostante villaggio di
guerra; in tutta l’area si possono osservare i resti dei manufatti
costruiti dai militari austro ungarici e italiani durante la Prima
Guerra Mondiale; non sarà difficile immaginare quanto dura fu la
vita di quegli uomini, costretti a vivere, combattere e morire oltre
ai 2000 metri di quota. Arrivo alla Forcella Fontananegra, ampio
valico tra la Tofana di Rozes(3255 slm) e la Tofana di Mezzo (3244
slm) verso le ore 12. Pranzo alle ore 12.30 al rifugio Giussani
(2561 slm). Alle ore 14 discesa al Rifugio Angelo Dibona con arrivo
alle ore 16 dove ci saluteremo prima del ritorno ai nostri lidi.
Difficoltà: non ci sono difficoltà oggettive se non il dislivello,
tutto il percorso si svolge su sentiero CAI (403). Attrezzatura:
Abbigliamento da montagna, sono d’obbligo scarpe robuste.
Dislivello: 478 mt. Tempi di percorrenza per la salita: 3 ore.
PRENOTAZIONE
OBBLIGATORIA ENTRO MARZO
info:
Franco Bottazzi 3292140215 – info@zenobionline.com
Continua
al Civico Museo del Mare la mostra sulla marina da guerra
austro-ungarica. Programmato un nuovo ciclo di conferenze; tra
i relatori i nostri soci Roberto Todero, Paolo Marz e Marina Rossi.
27 gennaio 2014:
Trieste 2014. Archivi privati e pubbliche virtù. Preziosi archivi e
collezioni private aperte al pubblico. A cura di Roberto Todéro.
La conferenza
intende illustrare l’importanza dei tanti archivi privati legati
alla prima guerra mondiale o comunque alla storia della città di
Trieste portandone ad esempio uno in particolare e illustrando, con
una serie di immagini e le parole del conferenziere quanto in
materiali e conoscenze questi, se messi in rete, possano portare
come supporto al pubblico, ai musei, ai ricercatori. La legge sulla
tutela dei beni della Grande Guerra recentemente rielaborata ed
approvata ha concesso ampio spazio alla pubblicizzazione volontaria
degli archivi privati, aprendo così nuove vie per tante
Wunderkammer nascoste all’interno di case e solai.
Sabato 8 febbraio: presentazione
alla Libreria Minerva del volume di Paolo
Seno, L’album
fotografico
di Karl Pflanz
Alpiner
Referent sul Monte Nero.
Sabato
8 marzo: Franco
Bottazzi terrà una conferenza a Parma presso il Circolo Culturale
Filippo Corridoni nella centralinissima Borgo Santa Chiara 6 (Piazza
Garibaldi), dal titolo: "1915-1918, due storie parallele:
Carlo Pastorino e Giulio Bazini".
Marzo:
(data da definire) quinta escursione storico cinofila in
collaborazione con Senza
guinzaglio, progetto di educazione cinofila.
Contributo richiesto € 5,00. Per info: info@zenobionline.com
oppure senzaguinzaglio.eu@gmail.comMarzo: (data da definire) inaugurazione della mostra “Trieste, guarnigione della Belle Epoque” Sala Veruda, Piazza Piccola 2, Trieste. Con il contributo del Comune di Trieste.
Maggio 9 venerdì: in occasione del centenario della grande guerra, edizione speciale del treno storico Redipuglia-Caporetto. Informazioni e iscrizioni: Sentieri di Pace – Pro Loco Fogliano Redipuglia, telefono 048148913, mail info@prolocofoglianoredipuglia.it
Domenica
18 Maggio: Ritorno
al Monte Hermada 2014.
in collaborazione con Sentieri di Pace, Pro Loco Fogliano
Redipuglia.
LA LINEA ZENOBI
E’ possibile
riordinare i capi della Linea
Zenobi. Nuovi ordini vanno
fatti a Franco Bottazzi nel corso delle escursioni, dopo aver
visionato i capi già distribuiti per decidere la taglia.
Berretto
con ricamo € 10,00
Pile verde
con ricamo € 20,00
Gilet con
ricamo € 15,00
SITO
WEB E POSTA ELETTRONICA
Ricordiamo
ai soci che il modo più semplice per tenersi in contatto con
l’associazione è quello di seguire il sito www.zenobionline.com
costantemente aggiornato con quanto accade nell’Associazione e con
notizie riguardanti altre iniziative o iniziative di altri enti o
associazioni. Ricordiamo inoltre, a chi ancora non lo avesse fatto,
di inviare il proprio indirizzo di posta elettronica a
info@zenobionline.com.
In questo modo riceverà gli annunci delle novità in modo
automatico, consentendo anche un risparmio alle casse sociali ed un
più ecologico “non” uso della carta. Si ricorda di segnalare
tempestivamente eventuali cambi di residenza o di indirizzi mail.
LIBRERIA
FIDUCIARIA TRIESTE LIBRERIA FIDUCIARIA UDINE
Libreria
Internazionale Transalpina Libreria Einaudi
Via
di Torre Bianca 27/a via Vittorio Veneto 49
34132
Trieste 33100 Udine
tel.
040662297 – fax 040 661288 tel. 0432512567 – fax 0432
505907
e-mail:
libreria@transalpina.it
e-mail: info@gasparieditore.com
sito:
www.transalpina.it
sito: www.gasparieditore.com
acquisti
on line su acquisti
on line su
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www.gasparieditore.it
STUDIO
BIBLIOGRAFICO OFI
Studio
bibliografico on-line esclusivamente
dedicato alla proposta di libri,
giornali,
documenti, cartoline, foto e stampe
inerenti
la
Grande Guerra – Sede Venezia-Mestre
tel
342 0976727
e-mail:
info@bibliofi.it
sito:
www.bibliofi.it
ordinazioni fatte
comunicando il numero di tessera
socio Zenobi sconto
del 10%
COLLEZIONE
PRIVATA VISITABILE “MUSEO ZENOBI” – CARESANA
Continua
l’attività della collezione di Roberto Todero, ufficializzata nel
volume di Alessandro Magnifici e Giovanni dalle Fusine, I
musei della Grande Guerra, Nord
Press, Chiari 2009 quale Collezione
privata visitabile “Museo Zenobi”.
La collezione è stata anche inserita nella mappa di informazioni
turistiche creata dall’agenzia
Turismo FVG
e nei portali www.itinerarigrandeguerra.it
e www.prohreditate.com
venerdì 24 gennaio 2014
DICONO DI NOI .... LA MOSTRA AL MUSEO DEL RISORGIMENTO
- http://www.gruppoermadavf.blogspot.it/2013/12/voci-di-guerra-in-tempo-di-pace-al.html
Voci di guerra in tempo di pace - Istituzione Bologna MuseiLa rassegna “Voci di guerra” va a Bologna - Cronaca - Il Piccolo
Voci di guerra in tempo di pace”, che stavolta sbarca al Museo ... La rassegna “Voci di guerra” va a Bologna - Cronaca - Il Piccolo
ilpiccolo.gelocal.it › CronacaVoci di guerra in tempo di pace”, che stavolta sbarca al Museo ...